La vita è ciò che ti accade
mentre fai altri progetti
Mi piace raccontarmi in modo informale, per lasciarmi scoprire non solo nel mio “ruolo” di psicologo, ma anche, e soprattutto, come persona.
Gettando lo sguardo verso il passato vedo come la mia storia mi abbia insegnato il valore dell’errore. La sequenza “errore → fallimento → rinascita” è il sale degli avvenimenti più significativi della mia vita. Ed è stata proprio questa danza con l’errore a far nascere in me l’interesse per l’animo umano, le relazioni interpersonali e il vasto oceano della psicologia.
So che in fondo sono stato fortunato. Ho avuto la possibilità di essere aiutato e supportato in diverse fasi critiche della mia vita. Tutti gli incontri e le esperienze che hanno arricchito la mia vita fino ad oggi mi hanno permesso di trovare il mio ingrediente segreto. La mia formula magica è che il cambiamento nasce da dentro.
Dal 2017 opero come psicologo libero professionista. Mi occupo di apprendimento (metodo di studio, motivazione, DSA e altre difficoltà scolastiche) e promozione delle competenze emotivo-relazionali (ansia scolastica, difficoltà relazionali, crescita personale, etc).
Sono iscritto all’Albo delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto con il numero 10247.
Adoro l’avventura e la montagna. Sono appassionato di escursionismo, running, viaggi itineranti e buona birra in compagnia. Non mi piacciono i cetrioli e ho da sempre un rapporto ambivalente con le lingue straniere.
Cosa mi ha insegnato la psicologia (e perché faccio il lavoro più bello del mondo)
La psicologia è un oceano composto da tante gocce. Dove ogni goccia è un’anima, una visione, un pezzetto di mondo. Per me seguire le correnti significa incontrare persone e pensieri, immergermi in nuove realtà, espolorare nuovi mondi, arricchirmi dai racconti.
In psicologia non esistono formule magiche per risolvere istantaneamente qualsiasi problema e portare felicità e benessere. Ho sperimentato che le soluzioni preconfezionate non bastano.
Perché prima di tutto siamo persone e ogni persona è una storia a sé. Lo siamo prima di incarnare i nostri ruoli nella quotidianità (come genitori, figli, studenti, amici, colleghi). È dal principio di mettere la persona al centro che costruisco il mio approccio professionale.
Ho infatti imparato che per offrire un supporto psicologico efficace è importante esserci sia come psicologo che come persona. Nell’immaginario sociale si dipinge una seduta con il paziente disteso sul lettino a parlare ad alta voce mentre lo psicologo prende appunti. Invece il mio è un approccio diretto, in un setting faccia a faccia con il cliente, basato sul creare una rapporto autentico e reciprocamente sincero.
Ho scoperto che il mio lavoro non è solo un’occasione di crescita personale per il cliente, ma lo è anche per me. Per me l’arte dell’incontro è aprire la mente e mettermi in discussione in ogni istante, esplorare e tessere insieme, imparare dalle storie e dal coraggio delle persone che si mettono in gioco e raccontano con me.
Per me la psicologia è una passione viscerale. Mi piace approfondire le tematiche che coinvolgono il mio lavoro, confrontarmi con colleghi di altre discipline, frequentare corsi di formazione e studiare libri e pubblicazioni. Lo faccio non solo per aggiornare le mie competenze e offrire una servizio di qualità sempre maggiore, ma anche per il piacere in sé di scoprire cose nuove su ciò che più importante c’è: vivere pienamente.
Un senso fin dall’inizio
Sono stato un bambino testardo e irrequieto, timido e oppositivo. Ho passato l’adolescenza a vivacchiare e a lottare inutilmente contro il mondo.
Nonostante fossi svogliato nello studio e superficiale nell’approccio alla scuola, sono stato anche un vorace lettore di libri e un appassionato di matematica e tecnologia. Ho avuto la fortuna di incontrare dei buoni insegnanti, esseri umani che mi hanno aiutato a incanalare la mia irruenza verso passioni e curiosità.
Ho ben chiaro in testa il momento in cui ho scelto di fare la differenza per me stesso, di buttarmi nell’ignoto e in ciò che mi faceva paura. Ero in terza media ed ero di fronte alla scelta tipica di quell’età: a quale scuola superiore iscrivermi? Per me fu una doppia scelta. La prima di inseguire i miei sogni nel mondo dei computer. La seconda di scegliere una scuola distante da casa per ricominciare da zero in un luogo estraneo e senza legami con il passato.
Serendipità. Ho cambiato strada e non mi occupo di computer. Tagliare i ponti con il passato per cambiare me stesso non è servito. Però l’atto della scelta mi ha arricchito. Vivendo ho sperimentato con la mia pelle perché è più importante il percorso dell’obiettivo.
“La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti”
Il mio rapporto con la scuola e il sistema d’istruzione è sempre stato teso e ambivalente. Impegno incostante, studio pomeridiano assente e risultati insoddisfacenti. I miei genitori non sapendo più come aiutarmi mi iscrissero a un corso di potenziamento del metodo di studio.
Come un effetto farfalla non immaginavo che questo piccolo evento avrebbe colorato nuove prospettive di vita. Le strategie di apprendimento e il metodo di studio sono stati il mio inimmaginabile punto di svolta nella consapevolezza sulla dimensione umana. Sono stati seme e germoglio del mio futuro progetto lavorativo.
Mi sono reso conto dei limiti di un approccio a scatola chiusa, non cucito sui fattori individuali e ambientali di ogni singola persona. È stato proprio il fascino della personalizzazione ad aprire la mia mente e le porte della mia passione per l’apprendimento.
Appena maggiorenne, nel finire dell’adolescenza, non mi sentivo ancora sazio di senso. Sono volato in Scozia per partecipare ad un seminario di crescita personale presso la Findhorn Foundation. È stato questo tuffo nelle profondità interiori a farmi innamorare della crescita personale. Non mi sono mai fermato. Ho continuato negli anni ad esplorare temi e visioni, tra cui le tecniche di respiro consapevole, la comunicazione nonviolenta, la meditazione e la sociocrazia.
Conclusa la maturità, mi sono trovato davanti al dilemma dell’adultità: cosa voglio fare da grande? Arrivato a questo punto mi sentivo quadrato dopo essere nato tondo. La mia decisione è stata di salutare con gratitudine il mondo dei computer per abbracciare l’affascinante universo del funzionamento della mente e delle relazioni interpersonali.
Formazione e prime esperienze
Il passaggio dall’informatica alla psicologia è molto rappresentativo del mio essere. Sono curioso, adoro le contaminazioni tra discipline, mi piace imparare. Questo mi stimola ad ampliare gli orizzonti, incontrare nuove persone e conoscere cose fuori dal mio orizzonte abituale.
Ho frequentato il corso di laurea triennale “Scienze psicologiche della personalità e delle relazioni interpersonali” presso la Scuola di Psicologia dell’Università di Padova. Mi sono laureato con la tesi “Placebo ed effetto placebo: componenti motivazionali” incentrata sulla relazione corpo-mente e come i condizionamenti e le aspettative influenzano la vita delle persone.
Ho proseguito gli studi magistrali in “Psicologia clinico-dinamica” ad indirizzo “Psicologia clinica e dell’interazione” presso la Scuola di Psicologia dell’Università di Padova. Mi sono laureato con la tesi sperimentale “Fenomeni mentali quantum-like” incentrata sulle possibili connessioni tra i fenomeni osservabili in fisica quantistica e i fenomeni psicologici.
Ho svolto il tirocinio professionalizzante presso la fondazione CAPTA, all’interno dell’equipe di psicologi del centro educativo per ragazzi con bisogni socio-educativi speciali appartenenti a famiglie in svantaggio socio-economico.
Durante l’università ho iniziato ad occuparmi di scuola e apprendimento. Ho iniziato come tutor dell’apprendimento specializzato nelle materie scientifiche, successivamente mi sono specializzato nel potenziamento del metodo di studio e nelle difficoltà di apprendimento.
Mi sono occupato di diversi aspetti dell’apprendimento: la comprensione e l’elaborazione del testo, la costruzione di schemi e mappe, la memorizzazione dei contenuti e la loro esposizione efficace, l’organizzazione e pianificazione del tempo, la gestione dell’ansia da prestazione. Ho imparato a dialogare con il mondo della scuola, sia rispetto al funzionamento burocaratico che alle sue dinamiche informali.
Nel 2014 ho ideato un corso di metodo di studio e strategie di apprendimento per studenti dagli 8 ai 14 anni. (fatto decine di volte, coivolte centinaia di partecipanti)
Il progetto Centro Archè, Associazione di Promozione Sociale
È un progetto che tra gioie e dolori mi ha arricchito umanamente e professionalmente e merita un spazio tutto suo per essere raccontato.
La realizzazione è iniziata nel 2014 insieme a Elena Lobbia, negli anni il gruppo è cresciuto finché nel 2017 siamo diventati Associazione di Promozione Sociale (per conoscere i primi passi puoi leggere il mio articolo scirtto nel 2017: Centro Archè: la storia di un viaggio).
L’idea che ha guidato la realizzazione del progetto è stata quella di creare una rete di professionisti al servizio delle famiglie della provincia di Vicenza.
È stata un’esperienza vasta che mi ha permesso di mettermi in gioco in diversi ambiti: da quelli professionali a quelli organizzativi, passando per gli aspetti più umani ed emotivi.
Come fondatore, segretario e tesoriere mi sono occupato di molti aspetti gestionali: ho curato la gestione economica e organizzativa, la promozione dell’ente e delle singole attività, il coordinamento del gruppo di volontari e la conduzione delle riunioni dell’equipe multidisciplinare.
Inoltre ho svolto attività di progettazione, promozione ed erogazione di interventi nelle scuole, sia curriculari che extra curriculari. I principali progetti attivati hanno consistito in servizi di studio assistito per studenti con difficoltà negli apprendimenti (DSA, ADHD e BES), servizi di accoglienza anticipata, cicli di conferenze per genitori e insegnanti, sportelli di ascolto e laboratori di promozione del benessere in famiglia
Come psicologo ho attivato percorsi e corsi individuali e di gruppo sulle autonomie e il benessere lavorando con ragazzi, giovani adulti e genitori.
Ho lavorato con il mondo della scuola sia sul versante dell’apprendimento (metodo di studio, motivazione) che in quello emotivo e relazionale (rapporti con i pari, ansia da prestazione).
Mi sono occupato di conferenze per genitori, educatori e insegnanti sullo sviluppo delle autonomie scolastiche e sulle strategie educative e di Family Lab, labororatori di promozione del benessere in famiglia.